Quanto costa aprire un PVR dopo la nuova legge del 2025?

Con l’introduzione della nuova normativa sui Punti Vendita Ricariche, i costi di apertura e le procedure sono cambiati, creando nuove opportunità ma anche nuovi obblighi. Ecco i dettagli:

PVR Prima della riforma: costi minimi e massima flessibilità

Fino alla determina del 25 ottobre 2024, operativa dal 2026 avviare un PVR era semplice e quasi privo di costi. I PVR operavano come attività secondarie (spesso integrati in bar o tabaccherie), senza dover richiedere autorizzazioni TULPS per le attività prevalenti, e con tutti i costi di apertura generalmente coperti dal concessionario di gioco.
Il bookmaker si occupava dell’installazione delle attrezzature necessarie e della configurazione tecnica per le ricariche online e la registrazione dei giocatori.

6 Dicembre 2025: obblighi e iscrizione registro (Albo PVR)

Con la nuova legge PVR 2025, sono stati introdotti nuovi requisiti che hanno aumentato di fatto i costi per chi vuole aprire o continuare a operare già come PVR.
Le principali novità e obblighi sono:

  • Autorizzazione TULPS: ogni PVR ora deve ottenere l’autorizzazione di pubblica sicurezza TULPS (Testo Unico delle Leggi di Pubblica Sicurezza) o avere un’attività che rientra in tali casistiche .
    Questo passaggio è essenziale per l’iscrizione all’Albo PVR e comprende verifiche aggiuntive per garantire la conformità alle normative.
  • Iscrizione all’Albo PVR: Dal 2026 obbligatoria, l’iscrizione prevede una quota annuale di 100 euro. Gestita dall’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli (ADM), questa registrazione è indispensabile per operare regolarmente come PVR.

TULPS PVR: Costi Aggiuntivi di Adeguamento

Con la nuova normativa, i gestori di PVR non solo devono completare l’iscrizione all’Albo e versare le quote, ma anche adeguarsi a una serie di aggiornamenti fiscali e strutturali. Ecco cosa comporta in dettaglio:

  1. Incarichi professionali a Tecnici e professionisti: Per operare in serenità bisognerà incaricare professionisti ed esperti del settore fiscale. 
  2. Registrazioni e Aggiornamenti Fiscali: Sono richiesti aggiornamenti presso la Camera di Commercio e l’Agenzia delle Entrate.
    Questo comporta pratiche amministrative per registrare l’attività prevalente (ad es. bar o sala giochi) in conformità al Testo Unico delle Leggi di Pubblica Sicurezza (TULPS). Questi aggiornamenti sono fondamentali per iscrivere il PVR all’albo rendendolo operativo e possono prevedere costi di variazione della registrazione.
  3. Adeguamento Edilizio e Strutturale dei Locali: Oltre agli aspetti fiscali, i locali del PVR devono rispettare standard edilizi legati alla sicurezza dell’attività prevalente. Ad esempio:
    • Accessibilità e Bagni a Norma: Potrebbe essere necessario adeguare i bagni e gli spazi per garantire accessibilità e sicurezza, soprattutto per attività come bar.
    • Sistemi di Sicurezza: La normativa TULPS prevede l’installazione di sistemi di videosorveglianza, allarmi e altre strutture per il controllo degli accessi, obbligatori per proteggere i clienti e l’ambiente di lavoro.
    • Impianti Antincendio e Uscite di Emergenza: Le normative richiedono impianti antincendio certificati, luci di emergenza e vie di fuga ben segnalate per garantire la sicurezza degli utenti.
  4. Costi e Tempistiche per l’Adeguamento: I costi di questi adeguamenti variano, ma possono essere significativi. Ogni intervento deve rispettare le specifiche tecniche e normative richieste dal TULPS.
    Per chi già gestisce un PVR, adeguare l’attività comporta un investimento e una ristrutturazione necessaria per continuare a operare legalmente. Inoltre, le tempistiche di implementazione possono allungarsi a seconda delle specifiche dell’attività prevalente.

Questi adempimenti, introdotti dalla nuova legge, hanno un impatto importante sui PVR e sulle attività prevalenti che intendono operare nel rispetto delle nuove normative, aumentando le responsabilità per chi vuole espandere o proseguire nell’ambito del Punto Vendita Ricariche
Consigliamo di muoversi prima di gennaio 2026.

Investire in un PVR: valutazioni finali

I nuovi requisiti hanno reso i PVR più regolamentati ma anche più sicuri. Pur richiedendo un investimento iniziale superiore rispetto al passato, i PVR rappresentano ancora una soluzione economicamente accessibile rispetto all’apertura di un’agenzia di scommesse completa. La semplicità operativa e il basso investimento li rendono una scelta ideale per chi vuole ampliare i servizi offerti, soprattutto in attività commerciali già esistenti.

Contattaci per una consulenza su come impiantare l’attività premete per avviare il tuo PVR con previsione di costo.

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