Albo PVR 2025: proroga, sospensione e cosa cambia davvero

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L’Albo PVR non è scomparso.

Anzi, è stato confermato come strumento centrale per la regolamentazione dei  PVR (Punti Vendita Ricarica) nel 2025. Dicembre 2025 sarà il mese decisivo, con l’udienza di merito già fissata presso il Consiglio di Stato.

L’obbligo di iscrizione all’Albo PVR, inizialmente prorogato prima fino al 12 febbraio 2025, è stato sospeso in via cautelare dal TAR del Lazio, che ha accolto il ricorso presentato da alcuni operatori del settore. Secondo il Tribunale, l’obbligo non può essere imposto ai concessionari attualmente in proroga tecnica, ma solo a quelli che verranno selezionati tramite futura gara pubblica.

La data da memorizzare è 11 dicembre 2025, data dell’udienza definitiva del Consiglio di Stato, l’obbligo di  iscrizione all’albo PVR  resterà sospeso per gli operatori in proroga, nessuna deroga o interruzione anticipata

Cosa cambia per gli operatori PVR nel 2025?

L’attuale sospensione ha creato un clima di incertezza normativa che continua ancora oggi. I PVR già attivi e collegati a concessioni in proroga tecnica non sono obbligati a iscriversi all’Albo PVR. Tuttavia, la situazione resta delicata.
Circola disinformazione: alcuni affermano che l’Albo PVR verrà abolito. Non è così.
L’obbligo è solo rinviato a dicembre 2025

Il Consiglio di Stato ha fissato per l’11 dicembre 2025 l’udienza di merito, che sarà decisiva per stabilire se l’obbligo verrà reintrodotto per tutti o solo per i nuovi concessionari. ADM ha già impugnato la decisione del TAR, chiedendone l’annullamento.  

Fino ad allora, l’iscrizione all’Albo PVR resterà sospesa per chi opera in proroga.
Ma nessun operatore può permettersi di ignorare i requisiti richiesti: il rischio è di trovarsi fuori rete quando le nuove regole entreranno in vigore.

Chi è già attivo ha una finestra per adeguarsi, dotandosi di un’attività prevalente compatibile con l’iscrizione all’Albo PVR, come previsto dalle attuali linee guida
Ma chi si ferma o aspetta troppo, rischia grosso.
Chi si ferma rischia davvero di sparire.

PVR.bet, su questo scenario, continua a sostenere con forza una revisione della norma, affinché l’Albo sia davvero uno strumento a tutela della rete legale e sostenibile valorizzando il ruolo concreto dei PVR.
Non un blocco operativo.

Iscrizione Albo PVR: come funziona il pagamento?

L’Iscrizione Albo PVR è un obbligo previsto per tutti i Punti Vendita Ricarica, ma al momento resta sospesa fino all’udienza del Consiglio di Stato fissata per dicembre 2025 

Già nella fase iniziale, molti operatori del settore hanno cercato di iscriversi, ma si sono trovati in difficoltà a causa dei tempi stretti e delle incertezze normative.
Molti esercenti hanno provato a iscriversi, ma tra tempi stretti e regole confuse, non è stato semplice.

La procedura di iscrizione Albo PVR prevede l’accesso al Portale Unico Dogane e Monopoli (PUDM), utilizzando l’identità digitale SPID.
Come testato nella fase prima della proroga, una volta all’interno, è necessario compilare la domanda di iscrizione PVR Albo. La quota annuale di 100 euro, necessaria per completare l’iscrizione all’Albo PVR, è stata recentemente resa autocertificabile, vista la difficoltà dell’ADM nel processare in tempo utile i pagamenti per completare la pratica, e stampare la targa identificativa che deve essere esposta nel locale.

Nessun concessionario vincitore del Bando potrà attivare un PVR che non sia iscritto all’Albo. L’obiettivo dell’iscrizione è garantire un maggiore controllo, sicurezza e trasparenza. 

Ma l’iscrizione all’Albo PVR è soggetta a regole precise: se la quota non viene pagata, se non si rispettano i requisiti, o se il rinnovo non avviene entro la scadenza del 31 dicembre di ogni anno, il PVR può essere cancellato dall’Albo, rischiando la sospensione delle proprie attività.

Leggi le nostre recensioni sui Punti Vendita Ricarica:

Proroga Albo PVR iscrizione: pratica difficile per molti operatori

Prima ancora della proroga la procedura di iscrizione all’Albo PVR si è rivelata confusionaria e complessa per molti operatori, specialmente per chi non possiede il TULPS.
Proprio per queste difficoltà, alcuni concessionari hanno presentato ricorso

L’iscrizione all’Albo PVR è stata introdotta per regolamentare i punti vendita ricarica e garantire maggiore sicurezza e trasparenza in tutto il settore. Se è stato pensato con l’obiettivo chiaro di assicurare che ogni operatore del mercato delle scommesse on line sia in regola e rispetti le norme e trasparenza, oggi con le complicazioni legate all’iscrizione e le nuove regole sono una sfida per molti, specialmente per chi non ha il Tulps.

Secondo le disposizioni, i PVR devono possedere il TULPS per iscriversi all’Albo PVR e continuare a operare. L’obbligo di iscrizione è stato pensato per garantire il rispetto delle norme e la trasparenza nel settore. Attualmente come definito nella Circolare ADM maggio 2024 – Proroga scadenza Albo PVR al 6 dicembre 2024 poi come visto prorogato a Dicembre 2025.

In particolare, già dalle prime iscrizioni e da le FAQ inviate da ADM, si sono sollevate molte domande e preoccupazioni:

  • Quanti operatori sono già in regola con il Tulps? Degli attuali 35.000-40.000 operatori, quanti riusciranno a iscriversi? Secondo le nostre stime, meno del 5%.
  • Cosa accadrà a chi non si adegua entro la scadenza? La sospensione delle attività sembra inevitabile, con la relativa perdita economica per gli esercenti che hanno investito in tali attività.
  • Ci saranno periodi di adeguamento per ottenere le autorizzazioni necessarie? Al momento, non è ancora chiaro, molti concessionari stanno consigliando di cominciare a richiedere le attività previste dalla determina ma che necessariamente, in alcune regioni a statuto speciale potrebbero comportare tempi lunghi e verifiche sulla pubblica sicurezza.

Sarà possibile richiedere un TULPS specifico? La questione genera molta confusione, e diverse persone stanno cercando di adattarsi o, in alcuni casi, inventando attività che potrebbero rientrare nel quadro normativo, in attesa di chiarimenti e specifiche, come quelle recentemente fornite dalla FIPE. Tuttavia, in alcune regioni italiane, soprattutto quelle con normative particolari o a statuto speciale, potrebbe essere necessario un ulteriore adeguamento.

Albo PVR Proroga: la SCIA non è sufficiente? 

Molti operatori si chiedono se la SCIA possa sostituire il TULPS per l’iscrizione all’Albo PVR.
In altri settori, la SCIA è sufficiente per operare e nel tempo ha sostituito molti TULPS. Per le attività di pubblico esercizio, la segnalazione certificata di SCIA o autorizzazione equilvalgono ,come chiarito da una circolare della Federazione Italiana Pubblici Esercizi (FIPE), a tale autorizzazione. 

Pertanto, solo i pubblici esercizi in possesso di una SCIA valide, ex TUPLS 86, possono iscriversi all’Albo PVR anche solo con la richiesta, come chiarito da ADM nelle FAQ dedicate all’iscrizione.

Nel 2025, con la proroga dell’obbligo di iscrizione all’Albo PVR, capire quali documenti servono davvero  tra SCIA e TULPS  è diventato cruciale per non rischiare l’esclusione dalla rete legale
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Albo PVR: cosa succede dopo la sospensione dei termini

Iscriversi all’Albo PVR è un passo importante per continuare ad operare nel settore delle ricariche di conti gioco oggi regolamentate e identificate dalla norma che introduce l’albo.  Dicembre 2025 si avvicina, e le scadenze  anche se attualmente sospese insieme ai requisiti imposti dall’ADM, metteranno in difficoltà molti operatori e gestori di PVR.

In Italia si è abituati a ricorsi, impugnazioni e continui rinvii, ma il settore del gioco legale ha bisogno di stabilità e soprattutto di un riconoscimento chiaro del PVR, da troppo tempo atteso. Non si può continuare a lavorare nell’incertezza, soprattutto per chi garantisce ogni giorno occupazione, legalità e presidio sul territorio.

La sentenza attesa dal Consiglio di Stato, successiva alla decisione del TAR, ti offre una finestra di tempo per organizzarti, ma è solo questione di tempo prima che l’obbligo di iscrizione diventi effettivo per i nuovi concessionari.

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