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ToggleIl divieto di utilizzare contanti per ricaricare il conto di gioco presso i punti vendita ricarica (PVR), la proposta presentata dal decreto legislativo sul riordino del gioco online, è un paradosso al di là di ogni previsione.
Tale disposizione penalizza gravemente non solo i tabaccai ed esercenti autorizzati, ma anche i concessionari vincitori di un bando pubblico, rischiando di alimentare il fenomeno delle scommesse illegali.
Il processo di ricarica del conto gioco nei punti vendita fisici è già completamente tracciato. Prima della ricarica in contanti, il titolare del conto gioco si identifica con un documento di identità, in alcuni casi direttamente con lo SPID. Successivamente, l’esercente associa il valore della ricarica al conto gioco, fornendo al titolare un codice PIN per sbloccare la ricarica e attivare il credito con le proprie credenziali.
Eliminando le ricariche in contanti, si escluderebbe completamente il coinvolgimento di tabaccai ed esercenti nel gioco digitale (PVR), trasferendo l’utilizzo del contante al settore “non nominativo” e rendendolo meno tracciabile e rischioso in termini di ludopatia. Crediamo che sia una misura ostativa, poiché ostacola le transazioni in contanti, considerate ingiustamente come indizio di infedeltà fiscale.
Va ricordato a tutti, e soprattutto a chi non è addetto ai lavori, che nei punti fisici puoi scommettere in contanti quanto vuoi e in modo anonimo, a differenza del PVR (punto vendita ricariche) che è completamente tracciato e offre la possibilità anche al giocatore problematico di autolimitarsi nel gioco.
Ci chiediamo il motivo di questi regali indiscussi al mercato parallelo (quello illegale) delle scommesse online.
La prossima gara per le concessioni online è prevista per i primi mesi del 2024. Secondo le anticipazioni, il costo della nuova concessione dovrebbe attestarsi intorno ai 7 milioni di euro, anche se potrebbero esserci revisioni al ribasso. Inoltre, ogni gruppo potrà acquisire un massimo di 5 licenze.
Un intervento significativo riguarderà il mercato delle skin, che coinvolge attualmente oltre 600 soggetti. Secondo quanto emerso, sembra che ogni concessionario potrà aprire soltanto una skin per ogni gioco online. Tuttavia, questa misura potrebbe essere problematica, considerando la vasta offerta di gioco online. In pratica, potrebbe comportare la scomparsa della maggior parte delle skin.
Le novità coinvolgeranno anche i Punti Vendita Ricariche (PVR), che attualmente sono stimati essere oltre 30.000, anche se alcune fonti suggeriscono che il loro numero potrebbe essere maggiore. In futuro, sarà vietato effettuare pagamenti delle vincite e di qualsiasi prelievo dai conti di gioco presso i PVR. I pagamenti dovranno avvenire esclusivamente attraverso strumenti finanziari tracciati. Un albo dei PVR, gestito da ADM, è in arrivo, con una quota di iscrizione prevista, secondo una bozza del documento, di 50 o 200 euro all’anno, anche se potrebbero verificarsi modifiche.
Per operare come Punti Vendita Ricariche (PVR) in futuro, sarà necessario ottenere una licenza comunale. Si auspica che questa licenza non sia anche di Polizia (PS) per l’offerta di giochi, o meglio, di ricariche conto gioco. Questa decisione mira a garantire la conformità alle leggi e ai regolamenti vigenti nel settore del gioco d’azzardo. L’obiettivo principale sembra essere quello di evitare qualsiasi violazione delle leggi sul gioco d’azzardo e garantire un ambiente di gioco sicuro e responsabile per tutti gli utenti. Si spera evitando scopi puramente economici come troppo spesso abbiamo visto in passato.
Il documento include anche misure significative per contrastare la ludopatia e il gioco illegale. I concessionari saranno obbligati a investire in campagne informative sul gioco responsabile, seguendo il modello concessorio spagnolo.Inoltre, si prevede un controllo finanziario più rigoroso sul gioco illegale grazie a un accordo con Bankitalia.
Tutto ciò dovrebbe essere presentato al Consiglio dei Ministri entro la fine di questa settimana.