Nessuno stop al bando giochi online: un messaggio anche ai PVR

Nessuno stop al bando giochi online un messaggio anche ai PVR

Era nell’aria. Nessuna novità vera per chi il settore lo conosce. Ma proprio questa assenza di sorprese è il segnale più chiaro per i PVR: il sistema non aspetta nessuno.
Ora però è ufficiale: nessun rinvio. Il TAR del Lazio si è espresso. Fine delle speranze di sospensione. Nessuna proroga. Nessun dietrofront.

I professionisti veri, quelli che lavorano con i numeri in mano, lo avevano capito già dal silenzio delle ultime settimane. Silenzio pesante, a ridosso della fine del mese: un passaggio cruciale per chi vuole partecipare al bando.

Il bando gioco online 2025 è confermato.
E se parliamo di segnali, riguarda anche il fisico soprattutto quella parte ibrida dove i PVR ( punti vendita ricarica) si muovono ogni giorno. Dove noi siamo leader.

I PVR non sono fuori dal gioco. Sono dentro, eccome. E subiranno o beneficeranno degli effetti del bando e del nuovo albo PVR, che prosegue per conto suo, ma sempre nella stessa direzione: ordine, controllo, selezione.

Nessun rinvio per il gioco online: il bando tiene

I ricorsi arrivavano da alcuni operatori storici. Contro i costi, contro i criteri, contro le modalità. Ma la sentenza è chiara: nessun rinvio bando gioco online 2025. Si va avanti. Punto.

Chi sperava di fermare tutto, è fuori. Il nuovo sistema delle concessioni è in fase avanzata. Entro fine mese si chiude uno degli step più importanti.

Chi ha un PVR deve capirlo: la direzione è una. Bisogna agire e capire cosa cambia  commercialmente e amministrativamente, fare scelte concrete, affidarsi a specialisti.

Perché? Perché anche i motivi del ricorso lo confermano: chi ha contestato il bando è stato smentito punto per punto dal TAR. Il settore cambia davvero. E resteranno in piedi solo i più solidi. Vediamo perché.

TAR respinge i ricorsi: il bando online è legge

Il TAR ha dichiarato il ricorso in parte inammissibile e respinto per il resto. La procedura scelta da ADM è legittima. Nessun vizio. Tutto regolare.

Sette milioni di euro: cifra che divide.
Per lo Stato, un prezzo giusto per rimettere ordine.
Per chi lavora sul campo, un segnale forte: il gioco legale non è più terra di mezzo.

L’Italia ha smontato pezzo dopo pezzo l’industria del betting più florida d’Europa. E intanto la usa per fare cassa. Non è una provocazione. È una constatazione.

Capire le regole serve.
Non per lamentarsi, ma per scegliere. E oggi la scelta è netta: o dentro, o fuori.

Il Ministero dell’Economia è stato estromesso per difetto di legittimazione.

La parte ricorrente dovrà pagare 4.000 euro di spese. Un colpo secco per chi sperava in un appiglio legale all’ultimo minuto. Chi puntava sul rinvio ha perso. Tempo e speranze. Soprattutto i piccoli concessionari che speravano di guadagnare tempo.

E questo tocca anche i PVR. Non è solo un avvertimento. È un bivio. Va fatta un’analisi dell’attività, dei volumi, dei partner. E vanno prese decisioni, ora. Non a dicembre, quando scatterà l’obbligo di iscriversi all’Albo PVR.
Chi aspetta l’ultimo momento ha già perso terreno

Gioco online: respinti i ricorsi, regole confermate

Sentenza netta, ricorsi respinti, linea tracciata. ADM non fa giri di parole: o dentro, o fuori.

Chi vive di ricariche, oggi ha due opzioni.
Continuare a sperare in proroghe che non arrivano. Oppure capire che siamo all’ultima chiamata.

Il nuovo ALBO PVR, prima accennato dentro il bando, ora corre su un binario parallelo. Ma la direzione è la stessa: pulizia, selezione, responsabilità. Identità professionale lo diciamo da mesi anche fuori dal coro.  

Chi è fuori sistema ha i giorni contati.
Nessun rinvio gioco online anche ai PVR.

Il tempo dell’attesa è finito. Il tempo dell’illusione pure.
E se hai un PVR, la prossima mossa giusta o sbagliata dipende solo da te e dai partner con cui hai scelto di collaborare.

Approfondimento Dal PVR alla concessione ADM: cosa cambia davvero

Molti gestori PVR si chiedono se il bando li tocchi. La risposta è: .

Se hai deciso di fare il salto, qui capisci come. Chi lavora con serietà oggi può davvero cambiare passo. Ma serve visione. Serve analisi.

Analisi dei volumi. Dei dati. Del territorio. Dei concessionari. Dei clienti reali.

Capire la differenza tra corner, agenzia e PVR multicanale è il primo passo.

Il secondo è muoversi. Adesso.

Vuoi entrare nella rete legale partendo dal tuo PVR? È il momento giusto.

Il bando è confermato. Le regole sono chiare.
Ma chi ha già un PVR ben avviato, oggi ha un vantaggio.

Aprire un’agenzia o un corner ADM partendo da una base solida da PVR è possibile. E conviene.

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